SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI
Anno accademico 2019/2020 - 2° annoCrediti: 6
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre: 1°
ENGLISH VERSION
Obiettivi formativi
Il corso intende delineare un quadro teorico generale entro cui si articola la comunicazione sia a livello micro-interattivo che a livello macro nei moderni sistemi sociali, approfondendo l’analisi dei significati che essa assume nell’ambito delle più ampie relazioni tra individuo, società e cultura.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Lezioni frontali
Prerequisiti richiesti
Nessuno
Frequenza lezioni
Non obbligatoria
Contenuti del corso
Il programma mira a fornire:
- le competenze analitiche per la lettura delle funzioni della comunicazione verbale. In quest’ambito verranno presi in considerazione: gli assiomi, il codice, la struttura e la tipologia del segno, (De Saussure e Peirce); lo schema della comunicazione secondo Shannon e Weaver; Il contesto e il processo interpretativo; le decodifiche aberranti (per carenza di codice; per disparità di codici; per interferenze circostanziali; per delegittimazione delll’emittente) le funzioni della comunicazione di Jakobson funzione emotiva; funzione fatica; funzione poetica; funzione metalinguistica; funzione referenziale o informativa; funzione conativa; il circuito seduttivo della comunicazione di Ugo Volli; l’applicazione del circuito seduttivo alla moda e alla pubblicità;
- le competenze analitiche per la lettura del linguaggio del corpo, approfondendo l’analisi degli elementi non verbali della comunicazione, i quali rivestono un ruolo centrale nel comportamento sociale dell’individuo. Partendo, infatti, dal presupposto che il linguaggio del corpo è l’elemento base di ogni evento comunicativo, dalla semplice esposizione di un’idea al tentativo di persuadere l’interlocutore o di comprendere ciò che realmente pensa, si approfondirà: il comportamento spaziale; la prossemica; il contatto corporeo; la postura; i segni logici; i segni analogici; la codificazione e la decodificazione delle emozioni; i contenuti inconsci della comunicazione non verbale sull’immagine di sé e sulle relazioni interpersonali; i gesti e le espressioni del volto al fine di comprendere il linguaggio non verbale altrui e a dominare il proprio.
- l’analisi della pubblicità, forma peculiare della comunicazione che verrà analizzata cercando di coglierne le strutture proprie e le differenze specifiche rispetto alle altre forme di comunicazione. A tal fine si approfondirà il circuito seduttivo della comunicazione, i messaggi e i formati della pubblicità;
- un panorama della genesi ed espansione dei mezzi di comunicazione di massa in funzione delle innovazioni tecnologiche e dei mutamenti socioculturali, indagando anche sulla struttura, l’organizzazione e il contenuto dei media;
- l’analisi dell’impatto dei media elettronici sul comportamento sociale, esaminando come i media elettronici hanno determinato un cambiamento fondamentale nel comportamento sociale. In questa cornice di referenza si approfondiranno le principali linee di tendenza che contraddistinguono la letteratura relativa alle teorie sugli effetti dei media indagando altresì sul problema dell’influenza degli stessi sui loro utenti. In questo ambito si prenderanno in considerazione: teoria Ipodermica; Cognitivismo; dissonanza cognitiva; teoria della comunicazione a due stadi; teoria degli effetti limitati; - effetti a breve e lungo termine; teoria Critica; Mercificazione culturale; teoria funzionalista; Disfunzione narcotizzante; teoria degli usi e gratificazioni; Agenda setting
- l’acquisizione delle conoscenze teoriche indispensabili alla comprensione del genere notizia come contributo originale dei mass media alle forme culturali di espressione e come attività centrale di legittimazione della professione giornalistica, approfondendo i criteri che influenzano la selezione degli eventi che diventano notizia; In quest’ambito si prenderanno in considerazione: il framing della notizia; gli aspetti metodologici della ricerca sul newsmaking; la notiziabilità; i valori e la struttura della notizia;
- L’analisi dell’immagine e della rappresentazione iconica della notizia che genera una definizione filtrata della realtà dei media, analizzando quest’ultimi in funzione del loro ruolo di agenti di riduzione/amplificazione della percezione del rischio. In quest’ambito si approfondirà la catastrofe comunicativa, il surplus d’informazione e il ripple effect.
.- un approfondimento della tematica relativa al sistema mediale come potente agente di definizione della realtà che agisce sulla percezione sociale, fornendo le chiavi interpretative che orientano l’attenzione e modellano il sapere. La rappresentazione sociale dei rischi è, infatti, influenzata dai media che ne condizionano i processi e le gerarchie, ricostruendo l’universo simbolico per la loro valutazione. In questa cornice di referenza si approfondirà una dimensione centrale per la gestione efficace del rischio: la comunicazione nell’emergenza in situazioni di rischio facendo particolare riferimento al caso-studio del naufragio della Costa Concordia
Testi di riferimento
D. McQuail: Sociologia dei media, Il Mulino, Bologna, 2007
CAP. 1 - Introduzione
CAP. 3 - Concetti e modelli per la comunicazione
CAP. 4 - Teorie dei media e teorie della società
CAP. 12 - Il contenuto dei media: problemi, concetti e metodi di analisi
CAP.14 - Tradizioni teoriche e di ricerca
CAP. 15 - La formazione del pubblico e l’esperienza mediale
CAP. 16 - La ricerca sugli effetti
CAP. 17 - Effetti socio-culturali
CAP.18 - Informazione, opinione pubblica e comunicazione politica
U. Volli, Il libro della comunicazione, Il saggiatore, Milano, 1994
CAP. 1: Sei concetti di comunicazione. pp. 21-42
Par.1.2 - Gli elementi della comunicazione
Par. 1.2.1 - Le funzioni della comunicazione
Par. 1.3 - Il circuito seduttivo
Par.1.4 - La comunicazione delegata
Par. 1.4.1 - Un modello complesso
Par. 1.4.2 - La comunicazione amplificata
Par. 1.5 - Terzo concetto: comunicare è mettere in comune
Par. 1.5.1 - Competenza comunicativa
Par: 1.6 - Quarto concetto: Comunicare come inferenza
Par. 1.7 - Quinto concetto: comunicazione come scambio
Par. 1.7.1 - Negoziato
Par. -1.8 - Sesto concetto: Comunicazione come emerneutica
Par. 1.8.1 – Uso e interpretazione
CAP. 10 - Pubblicità. pp. 243- 260
Par. 10.1 - La comunicazione pubblicitaria
Par. 10.1.1 - Tipologie della comunicazione pubblicitaria
Par. 10.2 - Marketing
Par. 10.3 - Messaggi pubblicitari
Par. 10.3.1 - Formati pubblicitari
Par. 10.4 - Registri visivo e musicale
Par. 10.4.1 - Retorica pubblicitaria
Par. 10.4.2 - Il registro musicale
Par. 10.5 - Lo schema riassuntivo
Par. 10.6 - Analisi semiotica dei valori pubblicitari
Par. 10.7 - Merci
Par. 10.7.1 – Il consumo produttivo
M. Argyle, Il corpo e il suo linguaggio. Studio sulla comunicazione non verbale. Zanichelli, 1992
CAP. 5 L’espressione dell’emozione. pp.70-83
CAP. 6 La comunicazione degli atteggiamenti interpersonali pp.84-101
CAP. 8 L’espressione del volto. pp. 118-135
CAP. 12 Gesti e movimenti del corpo. pp.184-198
Cap.13 la postura. pp. 199- 209
II Modulo
F.A.M. Caruso, Riflessioni sui mass media tra masticazione informativa e funzione civica, Annali 2010” Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Catania 2011. pp. 154-169
http://ojs.unict.it/ojs/index.php/annali-sdf/article/view/103/91 pp. 1-17
F.A.M. Caruso, Il naufragio della Costa Concordia, Bonanno, Acireale-Roma, 2012.
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
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1 | Le competenze analitiche per la lettura delle funzioni della comunicazione verbale: gli assiomi, il codice, la struttura e la tipologia del segno, (De Saussure e Peirce); lo schema della comunicazione secondo Shannon e Weaver; Il contesto e il processo interpretativo; le decodifiche aberranti; le funzioni della comunicazione di Jakobson; il circuito seduttivo della comunicazione di Ugo Volli; l’applicazione del circuito seduttivo alla moda e alla pubblicità; | U. Volli, Il libro della comunicazione, Il saggiatore, Milano, 1994 CAP. 1: Par. 1.2 - 1.2.1 - 1.3 - 1.4 - 1.4.1 - 1.4.2 - 1.5 - 1.5.1 - 1.6 - 1.7 - 1.7.1 - -1.8 - 1.8.1; CAP. 10 - Par. 10.1 - 10.1.1 - 10.2 - 10.3 - 10.3.1 - 10.4 - 10.4.1 - 10.4.2 |
2 | Le competenze analitiche per la lettura del linguaggio del corpo, approfondendo l’analisi degli elementi non verbali della comunicazione, i quali rivestono un ruolo centrale nel comportamento sociale dell’individuo. Si approfondirà: il comportamento spaziale; la prossemica; il contatto corporeo; la postura; i segni logici e analogici; la codificazione e la decodificazione delle emozioni; i contenuti inconsci della comunicazione non verbale sull’immagine di sé e sulle relazioni interpersonali | M. Argyle, Il corpo e il suo linguaggio.Zanichelli, 1992 CAP. 5 L’espressione dell’emozione. CAP. 6 Atteggiamenti interpersonali CAP. 8 L’espressione del volto. CAP. 12 Gesti e movimenti del corpo. Cap.13 la postura |
3 | L’analisi dell’impatto dei media elettronici sul comportamento sociale, esaminando come i media elettronici hanno determinato un cambiamento fondamentale nel comportamento sociale. In questa cornice di referenza si approfondiranno le principali linee di tendenza che contraddistinguono la letteratura relativa alle teorie sugli effetti dei media indagando sul problema dell’influenza degli stessi sui loro utenti. | D. McQuail: Sociologia dei media, Il Mulino, Bologna, 2007, CAP. 1 - 3 - 4 – 5 – 12 – 14 – 15 – 16 -17 -18 |
4 | L’acquisizione delle conoscenze teoriche indispensabili alla comprensione del genere notizia come contributo originale dei mass media alle forme culturali di espressione e come attività centrale di legittimazione della professione giornalistica, approfondendo i criteri che influenzano la selezione degli eventi che diventano notizia; In quest’ambito si prenderanno in considerazione: il framing della notizia; gli aspetti metodologici della ricerca sul newsmaking; la notiziabilità; la struttura della notizia | D. McQuail: Sociologia dei media, Il Mulino, Bologna, 2001, CAP. 12 |
5 | L’analisi dell’immagine e della rappresentazione iconica della notizia che genera una definizione filtrata della realtà dei media, analizzando quest’ultimi in funzione del loro ruolo di agenti di riduzione/amplificazione della percezione del rischio. In quest’ambito si approfondirà la catastrofe comunicativa, il surplus d’informazione e il Ripple effect. | F.A.M. Caruso, Riflessioni sui mass media tra masticazione informativa e funzione civica, Annali 2010” Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Catania 2011. pp. 154-169 http://ojs.unict.it/ojs/index.php/annali-sdf/article/view/103/91 pp. 1-17 |
6 | Un approfondimento relativo al sistema mediale come potente agente di definizione della realtà che agisce sulla percezione sociale. La rappresentazione sociale dei rischi è, infatti, influenzata dai media che ne condizionano, ricostruendo l’universo simbolico per la loro valutazione. In questo ambito si approfondirà una dimensione centrale per la gestione efficace del rischio: la comunicazione nell’emergenza in situazioni di rischio facendo riferimento al caso-studio del naufragio della Costa Concordia | F.A.M. Caruso, Il naufragio della Costa Concordia, Bonanno, Acireale-Roma, 2012. |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
L’esame di profitto è composto da due prove: un primo test scritto a risposta multipla su domande che vertono sul volume: F.A.M. Caruso, Il naufragio della Costa Concordia. l’11 settembre delle crociere, Bonanno editore, 2012.
L’esame finale orale prevede una valutazione globale dei risultati della prova scritta e di un completamento tramite una esposizione degli argomenti dei rimanenti testi contenuti nel programma
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
Durante le lezioni frontali saranno date indicazioni in merito